Pittore - Incisore: Figurativo moderno
L'artista

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Pittore e incisore, Renato Coccia nasce a Sant’Omero (Teramo) il 22 giugno 1935. Nel 1958 si trasferisce a Genova, dove vive e lavora pur continuando le colline teramane a essere la meta dei suoi soggiorni estivi; con esse manterrà sempre un rapporto sensibile rinsaldando le sue origini culturali e, attraverso i costanti movimenti di partenza e ritorno, rinnovando continuamente il suo sguardo.

Nelle sue prime personali, dai primi anni ’80, propone opere di carattere figurativo - paesaggi campestri, scogliere, borghi marinari e appenninici - in cui il suo modo di vedere e sentire la natura si traduce in una pittura che, pur accostandosi alla tradizione en plein air, lascia intravedere i temi della ricerca più matura dove il paesaggio è inteso sia come elemento soggettivo e autobiografico sia come memoria. 

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Pur continuando a insistere sul motivo naturale, la sua ispirazione artistica trova spazio anche in altri ambiti lasciandosi spesso attrarre da temi storici, religiosi e letterari. Si spiegano così le mostre Briganti d’Abruzzo e La guerra civile nell’Abruzzo Teramano (1860-61) - allestite nelle sale della fortezza di Civitella del Tronto - a cui lavora tra il 1988 e il 1991 e, nove anni più tardi a Teramo e Pescara, Santi e Beati d’Abruzzo, una rassegna di trentacinque dipinti esposti in occasione dell’Anno Giubilare.

Gli anni tra il 2004 e il 2008 sono cruciali per la sua opera. Nella mostra di Milano del 2004 - Paesaggi e rimembranze - e in quella di Genova nel 2005 - Stagioni - ritorna a dipingere natura e paesaggio. Testimonianze della preistoria, Gelsi spuntati, Controluce sul fiume Arche, L’afa nel verde, Case tra gli ulivi, La preda, rappresentano vedute dei luoghi delle sue origini, e non solo, che - pur avendo cura e attenzione ai dati sensibili e conoscibili - sono ormai trasfigurazioni della memoria, totali interiorizzazioni del suo rapporto con il mondo. Nel 2007 allestisce Il volto della Passione, un grande crocefisso appeso sopra il pulpito della Chiesa di Santa Zita in Genova composto da una variazione di sette ritratti di Gesù. In parallelo, lavora al progetto di illustrare la Commedia di Dante attraverso un ciclo di cento incisioni realizzate, in forma di ex libris, con le tecniche dell’acquaforte e della puntasecca. La Divina Commedia negli ex libris di Renato Coccia è esposta nel 2008 a Sant’Omero e nel 2012 a Sassoferrato per la XXIII Rassegna delle Edizioni d’arte numerate Bartolo da Sassoferrato. 

Nel 2010 ordina la prima antologica Opere 1960-2010 nella sua città natale. Una selezione delle opere e della rassegna critico-bibliografica è raccolta nel volume Tratto colore poesia (Media Edizioni, 2003). 

Le sue incisioni, realizzate in molteplici espressioni (puntasecca, acquaforte e maniera nera), sono state pubblicate su riviste di grafica e poesia ed esibite in numerose rassegne d’arte tra le quali quelle curate dall’Associazione Incisori Liguri e dall’Associazione Nazionale Incisori Italiani di cui fa parte.

    Le sue incisioni, realizzate in molteplici espressioni (puntasecca, acquaforte e maniera nera), sono state pubblicate su riviste di grafica e poesia ed esibite in numerose rassegne d’arte tra le quali quelle curate    dall'Associazione Incisori Liguri e dall’Associazione Nazionale Incisori Italiani di cui fa parte. Notevoli le incisioni avente tema "La Divina Commedia".

Tra le opere recenti l' omaggio al poeta Giacomo Leopardi in corso di realizzazione. 

Attualmente svolge la sua attività negli studi di Genova e di Teramo.

    Tecniche: olio su tela, acquerello, pastelli, incisione, acquaforte, acquatinta.

Soggetti: Paesaggi, nature morte, tematiche sacre. Hanno scritto del suo lavoro, tra gli altri: Vito Moretti, Luigi Braccili, Gabriele Di Cesare, Gabriele Di Francesco, Gian Carlo Torre, Mauro Mainardi, Vitaliano Angelini, Felice Ballero, Giannina Scorza e Silvio Rini.

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Musica di sottofondo: Chopin Polacca